Chicago Senza Glutine quattro giorni in 28 luoghi
Eccoci…solo un pò di storia

Come promesso nell’articolo del tour in treno Senza Glutine da Est ad Ovest eccovi il racconto del nostro viaggio dei quattro giorni trascorsi a Chicago Senza Glutine quattro giorni in 28 luoghi. Diciamo subito che la città meriterebbe almeno sette notti, ma le nostre tre notti fanno parte del tour in treno da 15 notti, quindi ci perdoniamo da soli, solo ed esclusivamente per questo motivo.

Vi diciamo anche con estrema franchezza che è una destinazione per viaggiatori, come lo è il tour completo, ma purtroppo molti nostri connazionali si limitano a fare i turisti, e dunque queste soluzioni per viaggiatori sono poco richieste, molte volte ci troviamo a dover giustificare e convincerli che magari è utile e necessaria una notte in più a Chicago, è comunque veramente difficile convincere turisti che oltre New York e San Francisco difficilmente riescono a vedere.

Dopo New York, è il maggior centro culturale degli Stati Uniti, soprattutto per quanto riguarda l’architettura moderna. Ricordiamo solo qualche nome: Louis Sullivan, Frank Lloyd Wright, Mies van de Rohe e Helmut Jahn. Pertanto se vi occupate di discipline tecnico-scientifiche come ingegneria e architettura, e/o anche se siete semplicemente interessati a questo aspetto ed a questi argomenti della città, è la metropoli da visitare prima ancora delle altre (New York, San Francisco, ecc.)

 

I grattacieli, i maestri e le grandi facciate vetrate.

I “grattacieli” sono la “specialità” di Chicago. Anche se poi questo “primato” è passato a Manhattan-New York, per numero e sviluppo verticale di questi singolari edifici, E’ a Chicago che per la prima volta sono stati pensati e costruiti molto rapidamente dopo l’incredibile incendio del 1871 che aveva completamente distrutto la vecchia città, costituita sostanzialmente da case a struttura lignea.

L’ avventura ebbe inizio nel 1885 con la costruzione di un edificio di 10 piani su progetto di William Le Baron Jenney (l’ Home Insurance Building, demolito nel 1931). L’invenzione dell’ascensore nel 1853, e la sua diffusione a partire dal 1880, fu la condizione necessaria per lo sviluppo della nuova tipologia edilizia e della nuova idea di città, che da Chicago si diffonderà prima nelle altre metropoli statunitensi.

In quegli anni la città era già uno dei principali nodi della rete di comunicazione tra Nord e Sud degli Stati Uniti, non dimentichiamoci che è a 200 Km dal fiume navigabile Mississippi che dai grandi laghi del nord finisce nel Golfo del Messico a New Orleans in Louisiana, e che a questo la città è collegata attraverso il fiume Chicago prima ed il canale Illinois poi.

Sono circa 330 i grattacieli, molti dei quali risalgono alla cosiddetta “Scuola di Chicago” (tra la fine secolo XIX e gli inizi del XX), ne ricordiamo alcuni: : William Le Baron Jenney 1832 – 1907, Daniel Hudson Burnham 1846 – 1912 , Dankmar Adler 1844 – 1900, John Root 1850 – 1891, William Holabird 1854 – 1923, Martin Roche 1853 – 1927, e soprattutto Louis Sullivan 1856-1924.

Chicago Senza Glutine quattro giorni in 28 luoghi: Mies van de Rohe
Il Maestro: Mies van de Rohe

Non possiamo non iniziare questa nostra avventura a Chicago Senza Glutine quattro giorni in 28 luoghi senza partire dal protagonista assoluto dell’architettura di Chicago, ed uno dei principali Autori della scena mondiale, dalla fine degli anni ’30 a tutti gli anni ’70 del secolo XX,  diventa l’architetto tedesco Mies van der Rohe, influente direttore dal 1938 della Facoltà di Architettura allo IIT Campus da lui stesso progettato.

A Chicago il Maestro realizza alcuni dei suoi edifici più conosciuti e studiati: l’ IIT Campus (1943 – 1956), il Federal Building (1959), l’ IBM Building (1966), e la 860-880 Lake Shore Drive nel (1948 – 1952), dando vita al linguaggio architettonico, che con una locuzione banale ed impropria sarà definito come “International Style”.

Ad un centinaio di Km da Chicago, in direzione Ovest, a Plano costruisce Farnsworth House (1946 – 1950) per un ricco medico: Edith Farnsworth, un capolavoro assoluto, una pietra miliare per generazioni di architetti, dove Mies porta i massimi livelli la sua filosofia progettuale minimalista.

Chicago Senza Glutine quattro giorni in 28 luoghi: Frank Lloyd Wright
Un’altro Maestro del Movimento Moderno: Frank Lloyd Wright

Ancora a Chicago Senza Glutine quattro giorni in 28 luoghi per incontrare un’altro Maestro del Movimento Moderno, anche se non coinvolto in questa nuova idea di città verticale, emerge il profilo di un’altro protagonista di primo piano della scena mondiale dell’architettura: Frank Lloyd Wright che, dopo aver lavorato alcuni anni nello studio di Louis Sullivan, sviluppa un proprio linguaggio architettonico, ponendo al centro dell’architettura lo spazio ed il rapporto con l’esterno, con la natura.

Concretizza questo suo linguaggio nelle prairie houses che costruisce nel nuovo quartiere residenziale di Oak Park, ad ovest di Chicago, (1890 – 1910), e nella Robie House a sud della città (1908 – 1910).

A circa 120 Km da Chicago, in direzione nord sul Lago Michigan, a Racine Wright realizza il S. C. Johnson & Son Inc. administration building (1936 – 1939), al quale aggiungerà successivamente la torre per l’elio-laboratorio, (1944 – 1950), sono gli anni in cui costruisce casa Kaufman (più nota come la casa sulla cascata) in
Pennsylvania.

 

Gli ultimi anni

Non possiamo dilungarci oltre nella illustrazione dello sviluppo successivo dell’architettura a Chicago, che ha visto operare un numero importante di illustri architetti per la nascita di importanti grattacieli tra i più alti al mondo, come la Willis Tower (nato come Sears Tower nel 1973) di 443 mt o il John Hancock Building (1969) di 321
mt entrambi progettati da Skidmore, Owings & Merril (SOM).

Aggiungiamo che negli ultimi decenni abbiamo assistito ad un fenomeno nuovo che dall’architettura circoscritta in un piccolo o grande lotto, si è passati, come peraltro è successo anche in altre grandi città, anche europee, ad investire nell’architettura dello spazio pubblico sia attraverso interventi pubblici diretti sia come operazioni immobiliari private gestite con convenzioni pubbliche.

La passeggiata sul Chicago River e il Millennium park, dove hanno lavorato i più importanti architetti paesaggisti statunitensi, sono gli episodi più eclatanti tra i tanti che hanno trasformato il volto della città, senza farle perdere la sua eleganza.

Un lago…oppure un mare?

Per meglio comprendere Chicago Senza Glutine quattro giorni in 28 luoghi è necessario qualche numero: è’ la terza città più grande degli Stai Uniti, dopo New York e Los Angeles. E’ una metropoli che non affaccia sul mare come le altre, ma su un lago, il lago Michigan, che ha un’estensione talmente grande che guardando l’orizzonte si continua a vedere acqua, un pò come in presenza del mare insomma.
Noi per lago grande possiamo fare riferimento al  Lago di Garda o magari  a quello di Zurigo. Ma spesso, siamo portati a pensare alle pozze alpine o ai minuscoli laghi dei castelli romani.

Qui invece dobbiamo fare riferimento ad un’altra scala di rapporti, non è possibile usare la stessa, il Lago Michigan è un mare che si stende davanti a te in modo infinito, 60.000 kmq di superficie, 150 chilometri per 400, come il Mare Adriatico, gli ordini di grandezza sono questi.

E’ poco credibile che si possa parlare di lungolago, almeno per il concetto che noi abbiamo di tale locuzione, forse più adatta sarebbe indicarlo come un vero e proprio lungomare.

D’altra parte l’area metropolitana di Chicago è di fatto disposta da sud a nord lungo questo lago-mare per quasi 200 chilometri, dall’Indiana al Wisconsin, Gary in Indiana è già parte di “Chicagoland”, e Milwaukee in Wisconsin non è forse già in questo unico immenso agglomerato litoraneo.

Chicago Senza Glutine quattro giorni in 28 luoghi

Qualche dato e qualche curiosità

Il simbolo della città è il toro, ed infatti la squadra di basket della città è denominata Chicago Bulls.

Chicago è la patria della House Music oltre ad essere famosa per il Jazz (negli anni venti Chicago creò un proprio stile jazz) ed il Blues (è considerata da molti la vera patria del blues).

Walt Disney è nato a Chicago nel 1901, ha studiato disegno presso la McKinley High School e presso l’Institute of fine arts.

Chicago è anche soprannominata: The Windy City, City of Bing Shoulders, The Second City, The City That Works

La prima stazione TV a colori di tutti i tempi ha debuttato a Chicago (Chanell 5) il 15 aprile 1956.

Ha la più grande collezione di dipinti impressionisti al di fuori di Parigi presso lArt Institute of Chicago

Ha il maggior porto fluviale del mondo ed è anche uno dei più importanti nodi ferroviari degli Stati Uniti

Notizie utili
Mezzi di trasporto

Perchè il nostro viaggio a Chicago Senza Glutine quattro giorni in 28 luoghi diventi un’esperienza fantastica è necessario comprendere l’organizzazione dei trasporti della città

La Chicago Transit Authority è la società che gestisce autobus e treni metropolitani della città [140 linee di autobus ed 8 linee metropolitane denominate “L” (rossa, blu, marrone verde, arancione, rosa, viola, gialla)] La linea blu collega l’aeroporto alla città in circa 50 minuti con un biglietto di 5 $

E’ utile sapere che le stazioni della  “L” nel tratto soprelevato non hanno scale mobili, pertanto se avete un bagaglio voluminoso al seguito valutate questo aspetto.

I biglietti di corsa ordinaria degli autobus hanno un costo pari a 2,25 $, quello del metrò a 2,5 $, ma esistono biglietti giornalieri per 10 $, oppure per tre giorni per 20 $

I treni regionali, gli autobus suburbani, i water taxi, i water taxi costieri, il sistema divvy (6000 bici in 600 punti), parcheggi e sharing sono invece gestiti dalla Metra

Così come gli altri trasporti i water taxi, che si spostano da un punto all’altro, hanno un corso per una corsa di sola andata pari a 6 $ oppure una card giornaliera pari a 10 $ con durata di 24 ore dal momento del primo utilizzo, oppure dei carnet per 20 corse pari a 20 $

 

City Pass

Per rimanere a Chicago Senza Glutine quattro giorni in 28 luoghi è assolutamente utile l’acquisto del City Pass Chicago che consente di arrivare a risparmi fino al 50% dal prezzo del biglietto per le singole attrazioni. Le attrazioni incluse sono:

Prezzo per adulti € 105,39 per adulti ed € 86 bambini 5 – 11 anni      Validità 9 giorni dal primo utilizzo

In quale periodo viaggiare

Premesso che è una città in cui vi è un fermento culturale notevole durante tutto l’anno solare, con eventi, manifestazioni, mostre, ecc., dunque in qualsiasi periodo troviamo interessi, attrazioni e soluzioni utili ad un viaggio interessante in questa metropoli.

Riteniamo però, laddove si ha la possibilità di scegliere le date del viaggio, che settembre ottobre e maggio potrebbero essere quelle più indicate, per vivere al meglio la città, le sue attrazioni ed i suoi eventi anche all’aperto.

Anche l’inverno ha il suo fascino, ma considerate che le temperature sono molto basse e che il lago può ghiacciare, ed il blizzard (il vento gelido del nord) non agevola la visita della città.

Il Jet Lag e le prime ore jolly

Siamo partiti da Roma, e per chi avesse necessità di reperire delle soluzioni Senza Glutine nell’aeroporto di Roma può trovarne nel nostro articolo di settembre scorso.

Arriviamo quindi a Chicago dopo sette fusi orari (Chicago è proprio sul confine tra 6° e 7° ma praticamente nel 7°), la città è infatti collocata a – 7 ore da Roma, e se, come asserisce la comunità scientifica, è più gravoso per il nostro fisico andare verso Est, comunque attraversare un numero di fusi orari superiori a sei diventa impegnativo anche andando verso Ovest.

Tutto ciò per dirvi che generalmente consideriamo sempre la prima mezza giornata in arrivo su una destinazione con tali condizioni come ore jolly da dedicare e/o non dedicare al alcune attività che sono considerate in aggiunta al programma di viaggio, e di arricchimento dello stesso.

D’altra parte gli aspetti che entrano in gioco nella gestione – reazione del Jet Lag sono talmente tanti che ogni fisico, in ragione di veramente tanti fattori, ha la propria personale reazione.

 

Le catene di ristorazione in aeroporto

Arrivati dunque all’aeroporto di Chicago, se proprio avete necessità di mangiare qualcosa, trovate: al terminal 2 e 3 ed al centro bus – navetta Uno’s Pizza Express; al terminal 1, 2 3 e 5 McDonalds; al terminal 5 Burger King, al terminal 1 e 3 Chili’s (Peperoncino) 

Sono catene di ristorazione che seguono le linee guide indicate dalle associazioni per celiaci Canadese ed Americana, senza però aver fatto uno specifico percorso con la formazione dedicata agli stabilimenti che effettuano la somministrazione dei cibi.

In questo caso le catene si limitano a seguire appunto le indicazioni, ma trattandosi di catene in franchising bisogna sempre porre la massima attenzione sulla contaminazione incrociata.

Generalmente le indicazioni impartite sono corrette e vengono osservate con attenzione, ma siccome ai celiaci l’assunzione di glutine provoca danni, anche se asintomatici, vi chiediamo di osservare con attenzione la reazione dell’operatore nel momento in cui chiedete una soluzione Senza Glutine.

Comprenderete subito se sono padroni dell’argomento e/o se “cadono dalle nuvole”, in quel caso intervenite con rapidità per chiedere di parlare con un collega informato, diversamente cambiate locale, ce ne sono diversi, il vostro intestino tenue ve ne sarà grato.

Chicago Senza Glutine quattro giorni in 28 luoghi: Il trasferimento

Abbiamo visto che l’utilizzo della rete di trasporto pubblico è utile sostanzialmente per due motivi: il primo perchè funzionano bene, l’altro perchè la città si percepisce da local.

In aggiunta consigliamo, per alcune aree non servite, l’utilizzo delle circa 6000 biciclette che si possono ritirare e lasciare in 600 punti della città. Se poi utilizzate lo stesso Hotel utilizzato da noi potete chiedere delle bici anche in hotel.

Dall’aeroporto utilizziamo la linea blu per arrivare in città, il nostro hotel iconico in un edificio storico, progettato secondo lo stile della storica Chicago dall’architetto  Daniel Burnham è caratterizzato da pavimenti in mosaico e soffitti in marmo.

 

L’hotel storico e lo shopping

E’ posizionato in pieno Loop (praticamente il centro storico della città) ed attaccato alla rete metropolitana, dunque una posizione che vi consente subito di esplorare anche a piedi le immediate vicinanze.

01. All’interno dello Staypineapple Chicago il proprio ristorante l’Atwood  offre con orgoglio una moderna e sofisticata cucina americana in un contesto storico unico, naturalmente con soluzioni Gluten Free dalla colazione alla cena

Si trova a pochi passi dalla famosa via dello shopping Michigan Avenue e dal Millennium Park, in 3 km raggiungerete il Navy Pier, zona dell’intrattenimento di Chicago, Il Chicago Theatre e l’Art Institute distano meno di 5 minuti a piedi.

02. E quindi dopo aver preso possesso della camera, sistemati, riposati ed avuto un primo assaggio sulla vista stupenda sul millennium park da un lato e su Chicago theatre dall’altro, a pomeriggio inoltrato usciamo per muovere i primi passi verso la Michigan Avenue 

 

Il ristorante tedesco

03. In serata il posto nel quale bisogna necessariamente fare una capatina è il The Berghoff Reastaurant, da 121 anni gestito dalla stessa famiglia immigrata dalla Germania.

Ma soprattutto un locale certificato e monitorato dalla Fondazione Nazionale per Consapevolezza della Celiachia che ha ottenuto e conserva la certificazione Gluten Free Certification Program.

Il ristorante, con annesso bar, è a soli 7 minuti a piedi dall’hotel. Oltre al servizio al tavolo è possibile chiedere qualche soluzione pratica Senza Glutine da portare via, perchè ricordiamo, che il treno non offre Menù e soluzioni Senza Glutine (in previsione del proseguimento del nostro viaggio di cui abbiamo già parlato in un’ altro articolo)

 

Il Jazz Club con Glutine…attenzione

04. Dopo cena ci portiamo verso il lago per raggiungere lAndys Jazz  Club, dove è possibile anche mangiare, ma vi confermiamo essere un locale non adatto ai celiaci, (infatti abbiamo cenato nel ristorante tedesco con un menù Gluten Free decisamente interessante).

La sua storia però è tale che non può essere trascurato in occasione di una visita in città, pertanto fate attenzione a cosa ordinate anche se solo da bere.

Un pò stanchi, ma soddisfatti e contenti, rientriamo in Hotel.

 

Il Parco ed il Fast Food Americano Gluten Free

05. Per la mattinata del secondo giorno abbiamo programmato, dopo una buona ed interessante colazione calda Gluten Free all’Atwood,  una visita al Millennium Park  con la luce solare, poi ci ritorneremo in serata per alcuni eventi, ma vederlo alle prime ore del mattino è un’esperienza da non perdere.

Anche se hanno altri parchi il Millennium è il parco dei Chicagoens, con molte ed interessanti attrazioni permanenti e temporanee: Chase Promenades; Gallerie e mostre Boeing; Giardino Lurie; Crown Fountain; Wrigley Square; McDonald’s Cycle Center (per noleggi e riparazioni su prenotazione)

06. Dopo aver girato fino allo sfinimento conserviamo le nostre ultime energie per raggiungere, dopo quattro isolati, dal Parco il Fast Food Americano Arby’s con una buona e diversificata proposta Gluten Free.

Vi ricordiamo che questi servizi lavorano secondo le indicazioni e le linee guide indicate dalle associazioni celiache territoriali, unitamente a quella canadese, ma non essendo “certificati” fate solo attenzione alla reazione del personale alla vostra richiesta di soluzione Senza Glutine.

La nostra impressione è ottima, il personale effettua immediatamente il cambio dei guanti, recupera le soluzioni Gluten Free opportunamente separate e le gestisce in un corner dedicato, elettrodomestici inclusi. Decisamente un’ottima impressione.

Il classico Roast Beef, patatine fritte ricce e bastoncini di mozzarella, ci consentono di raggiungere con le bici la Union Station per recuperare un treno regionale che in poco più di un’ora ci porterà a Plano, in direzione Ovest.

La Farnsworth House

07. Arriviamo in perfetto orario alla nostra escursione programmata per visitare la Farnsworth House di Mies Van der Rohe, ne abbiamo parlato sopra, inutile aggiungere che è un’escursione di estremo interesse, anche per i non “addetti ai lavori”. 

Utilizziamo tutto il tempo a nostra disposizione per vivere questi spazi che il “Maestro” aveva pensato e progettato per il Dottor Farnsworth, l’emozione che questo posto determina è importante ed unica.

 

Il Wine Club Gluten Free

08. Rientriamo a Chicago per portarci subito in un wine club a pochi metri dal lago, con adeguata prenotazione (senza è veramente difficile) ci hanno riservato un tavolo.

La selezione dei vini effettuata da Emily Wines è importante e significativa, con la presenza di etichette che vanno da quelli della costa settentrionale americana a quelli spagnoli, italiani, australiani, ecc. Sommelier qualificata a livello internazionale e una delle sole 149 in America a guadagnarsi la designazione di Master Sommelier.

È anche una dei 15 professionisti a cui è stata assegnata la prestigiosa Remi Krug Cup per aver superato tutte e tre le sezioni – teoria, servizio e degustazione alla cieca – dell’esame di diploma di Master Sommelier al primo tentativo (la maggior parte dei candidati sostiene l’esame due o tre volte , e alcuni lo prendono fino a sei volte).

Altrettanto ben guidata la cucina: da maggio 2010, lo Chef Matt McMillin è entrato a far parte di Cooper’s Hawk Winery & Restaurants, la prima e unica azienda vinicola e ristorante del Midwest sotto lo stesso tetto e vincitore del “2010 Hot Concept Award” di Nation’s Restaurant News .

Un’esperienza da non perdere, la degustazione dei vini è davvero attenta e sceltissima. Nonostante tutto ritroviamo la strada del nostro albergo, ma soprattutto quella del letto, a domani.

 

Altri Maestri del Movimento Moderno

Il nostro programma a Chicago Senza Glutine quattro giorni in 28 luoghi prevede questa mattina lo spostamento a nord di Chicago, a Racine per visitare il 09. S. C. Johnson & Son Inc. administration building e 10.  Wingspread di Frank Lloyd Wright.

Sopra abbiamo già avuto modo di introdurre le opere di quest’altro protagonista del Movimento Moderno. 

Le due escursioni, entrambe organizzate con un tour delle opere, sono di notevole interesse.

11. Terminate entrambe, facciamo una rapida capatina da Popeyes a racine per mangiare una minestra di fagioli rossi e riso Gluten Free per poi proseguire per 12. Milwaukee, sempre in Wisconsin, sempre sul lago, per visitare il Milwaukee Art Museum che è composto da un edificio progettato da Eero Saarinen nel 1957 come Milwaukee War Memorial Center e lo spettacolare Quadracci Pavilion di Santiago Calatrava
del 2001.

Opere decisamente interessanti, e non solo per coloro che si occupano di questi temi.

 

La Steakhouse Gluten Free

13. Soddisfatti di questa escursione fuori città rientriamo in tempo per cambiarci e raggiungere la vicina steakhouse Morton’s per un buon e rapido hamburger Senza Glutine, per poi portarci al vicino Chicago Cultural Center dove si tiene anche un evento musicale gratuito, ne approfittiamo per visitare di nuovo la struttura in un’atmosfera con luci artificiali.

 

Il Centro Culturale

14. Il Centro Culturale, nato nel 1897 come prima biblioteca pubblica di Chicago, ospita sul lato sud dell’edificio la cupola Tiffany in vetro colorato più grande del mondo, realizzata con circa 30.000 pezzi di vetro. Sul lato nord dell’edificio troviamo una cupola ancora più grande della precedente e realizzata con circa 50.000 pezzi di vetro.

Un’opera da non perdere, anche perchè l’ingresso, eventi inclusi, è sempre libero e gratuito.

Il Tour  della città e le location da non mancare per ottime foto

Chicago Senza Glutine quattro giorni in 28 luoghi prevede anche il Tour della città programmato per il terzo giorno, è sostanzialmente un tour per cogliere gli edifici storici, le dimore storiche, scale, ambienti, torri, ecc. che si effettuano con professionisti, in molti casi architetti, che accompagnano i viaggiatori nei punti più interessanti.

Rientrano nel nostro tour:  15. The Rookery, uno degli edifici più significativi di Chicago;  16. La Palmer House, una dimora storica nel cuore di Chicago (oggi Hotel Hilton); 17. La Yale Building, edificio romanico-richardson di sette piani con appartamenti per i visitatori dell’Esposizione mondiale colombiana del 1893, recuperato nel 2003 e trasformato in appartamenti per anziani; 18. Chicago Theatre, un’icona di Chicago; 19. The Chapel in The sky, è la cappella della chiesa più alta del mondo; 20. Il sistema Pedway, le strade sotterranee di Chicago, 21. Intercontinental Hotel, hotel iconico costruito negli anni 20; 22. Street Art, chilometri di murales in ogni luogo della città.

23. Durante il tour ci fermiamo da Beatnik On The River per un caffè, non cercate altre soluzioni, per noi è un locale non indicato per i celiaci, anche se lo Chef viene da esperienze importanti, non avendo conferme relativamente alla contaminazione incrociata, evitiamo di consigliarvelo.

Lo suggeriamo per la location, praticamente all’altezza del fiume, sono disponibili poche occasioni con questi punti di vista sul fiume.

24. Per vederlo dall’alto il fiume bisogna salire al London House Rooftop Bar, qui potete anche esporvi con richieste prive di Glutine, il personale risulta essere formata ed informato dalla catena di gestione dell’hotel (Hilton)

25. Concludiamo la nostra lunga giornata godendoci lo spettacolo di Art on The Mart sul molo del fiume, naturalmente i programmi e gli artisti cambino in ragione della programmazione organizzata secondo stagioni.

 

I migliori punti di osservazione della città

26. Abbiamo già visto sopra che alcune di queste attività sono incluse e comprese nel city pass. Ne approfittiamo per iniziare la giornata con uno dei migliori punti di osservazione della città: lo Skydeck (Willis Tower), per tutti coloro che vogliono provare un’esperienze adrenaliniche.

27. Un’altro punto di osservazione è il John Hancock Center, che magari, per fare un’esperienza diversa da quella riportata sopra, si può fare di sera.

28. Concludiamo la nostra visita alla citta di Chicago con una esperienza tra le più interessanti che si possono effettuare in città: all’Art Institute of Chicago.

E’ il secondo museo d’arte più visitato di tutti gli Stati Uniti, ed è quello che vanta la più grande collezione di dipinti impressionisti al di fuori della Francia. Nel 2009 è stata aggiunta una nuova ala, su progetto di Renzo Piano, che collega la struttura museale a Millennium Park.

Dobbiamo, purtroppo, concludere a questo punto la visita della città, ma comprendete senza sforzo alcuno che sette notti in questa città volerebbero comunque, tra tour d’architettura attraverso il fiume, qualche ulteriore giro da dedicare ai murales, sempre più numerosi ed importanti sotto il profilo artistico, qualche visita al Buddy Guy’s Legends, una visita più impegnativa all’Art Institute Chicago, L’Institute Illinois Tech, il Federal Building, l’ IBM Building, La 860-880 Lake Shore Drive, Le prairie houses nel quartiere residenziale di Oak Park, La Robie House, Lo Shedd Acquarium, Whaters of the World, Amazon Rising, Wild Reef, Abbott Oceanarium, Polar Play Zone, The Fiel Museum, Museum of Science and Industry , Adlòer Planetarium, La passeggiata sul Chicago River, ecc. ecc.

 

Il nostro viaggio continua

Chicago Senza Glutine quattro giorni in 28 luoghi è solo l’inizio del nostro viaggio. Abbiamo vissuto intensamente 4 giorni in questa città stupefacente, ma nel primo pomeriggio ci attende l’Empire Builder con partenza dalla Union Station per un tour in treno altrettanto emozionante: tra territori dei Nativi, riserve e Glacier National Park, sempre e comunque Gluten Free 

Buon Viaggio   A presto  Linda & Antonio