Lo studio si occupa della presenza di Glutine in dieta aglutinata
Della presenza di Glutine in dieta aglutinata ne abbiamo già diffusamente trattato in articoli precedenti.
Ma quando ci imbattiamo in uno studio di questo tipo non ci lasciamo sfuggire l’occasione di parlarne di nuovo essendo un argomento troppo importante e fondamentale per la salute dei celiaci.
Pertanto anche se ne abbiamo già parlato, l’argomento e lo studio sono troppo importanti per essere trascurati.
Nello studio si dimostra che pazienti affetti da celiachia, che dichiarano di seguire una attenta e scrupolosa dieta aglutinata, assumono spesso glutine nelle loro diete prive di glutine.
Il recente studio ha utilizzato campioni di urina e feci per misurare l’esposizione al glutine.
I partecipanti allo studio, che avevano seguito la dieta priva di glutine per più di due anni, ritenendo di seguirla in modo rigoroso, hanno raccolto campioni di feci e urine per quattro settimane.
Successivamente sono stati utilizzati test per misurare la quantità di glutine presente nei campioni.
“La maggior parte dei pazienti nel nostro studio ha assunto glutine almeno una volta durante il periodo delle quattro settimane.
È una prova diretta di esposizione accidentale al glutine”
Lo hanno scritto gli autori dello studio, che è stato pubblicato sulla rivista Clinical Gastroenterology and Hepatology.
Esposti in media tre volte
Lo studio ha dimostrato che la presenza di Glutine in una dieta aglutinata è stata rilevata almeno tre volte nel corso dello stesso.
Condotto da ricercatori provenienti da Argentina, Canada ed El Salvador, ha scoperto che i partecipanti sono stati esposti al glutine in media tre volte.
Nel complesso, afferma lo studio, l’esposizione media al glutine nel fine settimana e nei giorni feriali era simile.
I test delle feci e delle urine sono stati utilizzati per misurare la presenza di glutine alla fine della settimana.
Gli autori dello studio fanno notare che gli strumenti normalmente utilizzati per determinare l’assunzione di glutine durante una dieta priva di glutine:
esami del sangue, risultati di biopsie, rapporti dei pazienti sull’aderenza e interviste e questionari, hanno risultati discutibili rispetto a quelli eseguiti sulle feci e sulle urine.
Sono insomma “indicatori oggettivi e accurati per rilevare il consumo di glutine a breve termine”.
I test delle feci possono rilevare più di 40 milligrammi al giorno di glutine, mentre i test delle urine sono positivi per 40-500 mg al giorno.
Altri studi basati sui test hanno confermato lo studio e concluso che non è raro che una:
dieta priva di glutine contenga glutine anche quando le persone celiache si sforzano di evitarlo.
Ad esempio, lo studio condotto dai ricercatori del Boston Children’s Hospital ha rilevato che
Due terzi dei pazienti che seguivano rigorosamente una dieta priva di glutine mostravano ancora segni di consumo di glutine.
Le diete senza glutine sono davvero diete a basso contenuto di glutine?
I 53 partecipanti al nuovo studio sono stati reclutati dalla Celiac Disease Clinic presso l’Ospedale Gastroenterologico C. Bonorino Udaondo in Argentina.
Sono stati inseriti in gruppi sintomatici e asintomatici a seconda delle risposte alle domande sui sintomi gastrointestinali su un questionario sui sintomi celiaci.
Ai partecipanti allo studio è stato detto di seguire la loro normale dieta priva di glutine.
Secondo lo studio, quasi il 90% di tutti i partecipanti allo studio aveva almeno un campione di urina o di feci positivo .
Circa il 94% dei pazienti sintomatici aveva almeno un campione positivo, così come circa l’86% dei pazienti asintomatici.
Inoltre, il numero di pazienti che avevano campioni positivi sia nelle urine che nelle feci è aumentato nelle quattro settimane in cui è stato condotto lo studio.
L’aumento potrebbe essere spiegato dal fatto che i partecipanti fossero più “attenti” riguardo alla loro dieta all’inizio dello studio, quindi meno man mano che progrediva lo studio.
Cosa succede nei fine settimana
Lo studio ha dimostrato che la presenza di Glutine in una dieta aglutinata ha una percentuale significativamente più alta negli asintomatici che nei sintomatici.
I test delle urine hanno misurato il glutine alla fine del fine settimana, ed hanno portato i ricercatori a dichiarare che:
i pazienti che non hanno sintomi, probabilmente, allentano la loro vigilanza nelle diete prive di glutine nei fine settimana.
Inoltre, quando i pazienti non hanno sintomi, mancano di segnali di allarme che “li spingerebbero a correggere la dieta”, afferma lo studio.
I test confermano comunque che entrambe le categorie “richiedono un rigoroso monitoraggio dietetico” perchè il rilassamento nei confronti della dieta avviene in modo uguale per entrambe.
Confronto tra GIP e risultati delle analisi del sangue
Per valutare la presenza di Glutine in una dieta aglutinata lo studio ha esaminato le connessioni tra i risultati dei test delle urine e delle feci e il rilevamento degli anticorpi della celiachia negli esami del sangue.
Ed ha concluso che: “I pazienti con celiachia che seguono una dieta priva di glutine a lungo termine sono ancora frequentemente esposti al glutine”.
E che : “L’esposizione continua al glutine è la causa del danno intestinale persistente nella celiachia.
Questo è il motivo sostanziale per il quale quando ne abbiamo l’opportunità ne riparliamo.
Purtroppo gli stessi celiaci, ancora oggi non ne sono totalmente consapevoli.
A Presto Linda & Antonio