In questo articolo, Certificazione e contaminazione da Glutine, ci occuperemo, ancora una volta della Contaminazione incrociata

Quello della Contaminazione incrociata è sempre un argomento molto delicato da affrontare. Se poi è in qualche modo collegato alla Certificazione è ancora più delicato da gestire.

Più volte in questo blog ci siamo occupati di Contaminazione incrociata. Di cui, a nostro modo di vedere si parla poco, ma non a caso.

Questo è il motivo per il quale più volte lo abbiamo affrontato da diversi punti di vista. Le trappole che si nascondono dietro l’argomento sono molteplici.

Quando poi queste anomalie si riscontrano in quei locali e servizi di cui dovremmo maggiormente fidarci diventa ancora più complicato e complesso gestirle.

Ma andiamo per gradi e con attenzione per comprendere bene tutti  gli step da porre in essere per evitare appunto la Contaminazione da Glutine

A questo proposito parleremo di un noto Fast Food Americano diffuso nel Mondo.

Ma aggiungeremo anche altre evidenze in location diverse, a dimostrazione del fatto, che l’argomento contaminazione incrociata è, purtroppo trasversale, da Nord a Sud da Est ad Ovest.

Pizza Hut non è più Gluten Free

Certificazione e contaminazione da Glutine esamina le variazioni avvenute nelnoto Fast Food Americano.

Tutti o quasi conoscono Pizza Hut, anche i celiaci. E’ presente in almeno 100 Paesi.

Se mangi Senza Glutine è probabile che tu abbia sentito che Pizza Hut.

Prepara una pizza Senza Glutine realizzata con una pasta da pizza certificata Senza Glutine Udi’s (negli Stati Uniti)

Purtroppo però, come accade sempre più spesso, non si pongono le necessarie attenzioni, beninteso, non solo negli Stati Uniti, per evitare la contaminazione incrociata da Glutine.

Pizza Hut ha ancora, nonostante tutto (non è fallita come riportato da diversi media) circa 16.000 punti vendita in 100 Paesi in tutto il Mondo.

L’episodio che riportiamo si è verificato negli Stati Uniti.

Paese nel quale almeno un terzo dei 2100 ristoranti Pizza Hut hanno sottoscritto un protocollo con il Gruppo di Intolleranza al Glutine che certifica la produzione della pizza Senza Glutine preparata con la pasta da pizza di Udi’s.

 

Le dichiarazioni dell’azienda

In questo articolo Certificazione e contaminazione da Glutine abbiamo visto come Pizza Hut prepara una pizza Senza Glutine utilizzando la pasta da pizza Senza Glutine certificata Udi’s da 25 centimetri (10 pollici).

Nonostante ciò a novembre 2020 l’azienda diffonde il seguente comunicato: “A causa della natura artigianale delle nostre voci di menu, delle variazioni negli ingredienti forniti dal venditore e del nostro utilizzo di aree di cottura e preparazione condivise, non possiamo assicurarvi che l’ambiente del nostro ristorante o qualsiasi voce di menu sarà completamente privo di glutine. Pertanto, non consigliamo questa pizza per le persone con malattia celiaca “.

Queste dichiarazioni sono sempre più diffuse negli Stati Uniti, e non solo.

Avremo modo di mostrarvene altre, sono assolutamente semplici da comprendere, ci comunicano che il locale non si assume nessuna responsabilità in merito alla contaminazione incrociata.

Che equivale a dire, aggiungiamo noi, che non sono in grado di offrirti un prodotto certo e dunque privo di Glutine

Ne abbiamo già parlato in merito a questa scelta dicendo che secondo noi ci sembra un poco una roba per furbetti.

Se non puoi garantire che non vi sia contaminazione non puoi essere definito un locale adatto ai Celiaci.

Certificazione e contaminazione da Glutine

La pasta da pizza Senza Glutine

La pasta da pizza viene prodotta nello stabilimento industriale di Udi’s, certificato dalla Associazione Celiaca Canadese.

Pertanto è un prodotto che riceve una regolare etichetta di prodotto Senza Glutine, spedito direttamente alle sedi di Pizza Hut.

Arriva confezionato e viene aperto dal personale solo quando è necessario per evadere un ordine. La pasta da pizza è dunque un semilavorato che necessita di lavorazioni aggiuntive per essere servito.

Gli ingredienti della pasta da pizza sono:

acqua, amido di tapioca, farina di riso integrale, olio di canola, albume d’uovo, sciroppo di canna essiccato, sciroppo di tapioca, maltodestrina di tapioca, sale, gomma xanthan, lievito, sciroppo di mais coltivato e acido citrico (inibitore della muffa) e enzimi.

Come accennato in precedenza, Pizza Hut afferma che la pizza senza glutine non è più adatta ai celiaci.

In questo post Certificazione e contaminazione da Glutine probabilmente abbiamo dimostrato, che, evidentemente su pressione e contestazioni dei Celiaci, alcuni cercano di fare i furbetti dando delle indicazioni che gran parte dei clienti non vedono e non possono conoscere se non dopo aver arrecato un danno al loro intestino tenue.

Ovvero riportano che comunque non possono garantire la non contaminazione da Glutine in modo tale che in caso di osservazioni, contestazioni, ecc. possono fare comunque riferimento alla prescrizione riportata.

I condimenti

Il formaggio, la salsa marinara i peperoni e gli altri ingredienti sono conservati in un’area dedicata separata e Senza Glutine, secondo Pizza Hut.

Purtroppo però, esiste la contaminazione incrociata se gli addetti alle lavorazioni necessarie utilizzano gli stessi ingredienti per preparare la pizza contenente Glutine e quella Senza Glutine.

Oppure non utilizzano le opportune e richieste attenzioni per trasferirsi da un prodotto all’altro, la contaminazione è certa.

Inoltre, dal colosso americano fanno sapere che ci sono “variazioni negli ingredienti forniti”. Questo aspetto ci induce a pensare che gli ingredienti non sono gli stessi in tutti i luoghi (riferito agli Stati Uniti).

Il processo di lavorazione

Pizza Hut, sul sito web riporta, di utilizzare una taglierina a rullo dedicata separata per tagliare le pizze senza glutine.

Ed inoltre taglia le pizze direttamente all’interno della scatola che consegna al cliente.

Sostiene anche che non utilizza farina sfusa, o dispersa nell’aria nei ristoranti in cui utilizza la pasta da pizza Senza Glutine di Udi’s.

Ma sappiamo bene tutti che il Glutine non è presente solo nella farina

Basterebbe guardare le voci del menù di Pizza Hut per rendersi conto subito che i prodotti contenenti Glutine sono tanti.

Ed anche se la pizza è consegnata nella scatola di udi’s, questo aspetto non ci mette al riparo dalla contaminazione.

Questo accade perchè alcune lavorazioni sono state effettuate, evidentemente con poca attenzione, su un semilavorato che è appunto quello di Udi’s

 

La certificazione svanita

Nel 2015, Pizza Hut  nel proprio comunicato stampa faceva sapere che aveva lavorato a stretto contatto con ilGluten Intolerance Group (GIG).

GIG ha implementato il principale programma di certificazione Senza Glutine negli Stati Uniti, ed ha trasferito al fast Food Americano le linee guida del Gruppo per fornire una pizza Senza Glutine ai suoi clienti.

E nonostante si continui ad utilizzare un corretto e certificato semilavorato privo di glutine, i risultati sono pessimi. 

Evidentemente le pratiche messe in atto per il completamento della lavorazione e della cottura della pizza non garantiscono più l’assenza di Glutine.

 

Bisogna avere coraggio di affermarlo

Bisogna avere il coraggio di affermare e confermare che la pizza Senza Glutine di Pizza Hut non è più Senza Glutine, Certificazione e contaminazione da Glutine non possono andare d’accordo.

Il Fast Food americano continua ad affermare sul suo sito web: “Di essere orgoglioso di offrire pizze fatte con la pasta Senza Glutine di Udi’s e condimenti selezionati di Pizza Hut che non contengono glutine”.

Il problema, purtroppo, è che le cucine di Pizza Hut non sono ambienti privi di Glutine. 

Ed infatti poi sempre sullo stesso sito si riporta che:

“a causa della natura artigianale delle nostre voci di menu, delle variazioni negli ingredienti forniti dal venditore e del nostro utilizzo di aree di cottura e preparazione condivise, non possiamo assicurarvi che l’ambiente del nostro ristorante o qualsiasi voce di menu sarà priva di glutine”.

Inutile dire che siamo al paradosso totale, purtroppo però questo è un fenomeno che sta interessando sempre più locali, strutture e servizi per Celiaci.

Pertanto vi consigliamo di non mangiare la pizza da Pizza Hut visto che le sue pizze non sono più certificate

 

La prova del sensore

Il nostro corrispondente dagli Stati Uniti ha messo alla prova la pizza con il sensore Nima, di cui abbiamo già parlato. Il sensore Nima è un dispositivo portatile di rilevamento del glutine.

La porzione utilizzata per il sensore ha dato esito positivo, rilevando la presenza di glutine nella pizza. E se è vero che la prova effettuata dalla nostra collega non può essere assunta come prova scientifica

E altrettanto vero che risulta essere un’ulteriore conferma della variazione delle pratiche messe in atto per la lavorazione della pizza. Pratiche non più in linea per garantire  un prodotto privo da contaminazione da Glutine.

Il variegato mondo dei furbetti del Gluten Free

In questo articolo Certificazione e contaminazione da Glutine, vi abbiamo mostrato un buon prodotto (la pasta da pizza), regolarmente prodotto e certificato, può poi essere contaminato al punto da non essere più utilizzato per lo scopo per il quale è stato creato.

Noi sosteniamo, già da tempo, che queste dichiarazioni delle aziende riportate e diffuse siano un pò l’ultimo ritrovato per mettersi al riparo da eventuali contestazioni da parte dei consumatori.

Affermiamo ciò perchè sempre più spesso leggiamo, appunto nei menù, sui siti, ecc. che potrebbero non garantire la non contaminazione.

Ma ci rendiamo conto di quello che scrivono?

Un servizio che non può garantire la non contaminazione, NON E’ UN SERVIZIO PER CELIACI, ricordatevi bene queste affermazioni.

E queste dichiarazioni non sono nostre sono continuamente affermate, asserite e ricordate quotidianamente dalla Comunità scientifica Mondiale.

Solo qualche esempio

Nell’articolo Stati Uniti Senza Glutine Tour in treno da Est ad Ovest abbiamo affermato che il più richiesto dei Lodge del Glacier National Park non è adatto ai Celiaci.

Nonostante ciò tutti i tour operator continuano ad inviare Celiaci che tornano a casa avendo assunto Glutine durante la vacanza.

 

D’altra parte con quale consapevolezza affrontereste di mangiare in un posto nel cui menù viene riportata la descrizione riportata nella foto sopra?

Vi stanno comunicando che anche in quelle soluzioni descritte e vendute come soluzioni Senza Glutine non possono assicurarvi che non siano contaminate dal Glutine. Inutile aggiungere che se tenete alla vostra salute scappate via da questi posti. ce ne sono altri che possono offrire un servizio più attento.

Questo naturalmente è solo uno dei tanti esempi in giro per il Mondo che quanta superficialità ancora ruota intorno all’argomento Contaminazione incrociata

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A presto Linda & Antonio