Di cosa parliamo
Ciclovia Vento Senza Glutine 2, come abbiamo anticipato nell’articolo Ciclovia Vento Senza Glutine 1 è appunto il completamento dell’itinerario per arrivare fino a destinazione (Venezia).
Per la parte che riguarda l’Italia, perchè, come già detto, è solo parte di uno dei dieci progetti di ciclovie turistiche nazionali.
Settemila chilometri in bicicletta, attraversando tutta l’Italia da Est ad Ovest, da Nord a Sud, di cui circa il 10% rappresentato dalla Ciclovia Vento che attraversa il paesaggio italiano da Est ad Ovest tra bellezze naturali e archeologiche, alla portata di tutti.
La grande opera a cui lavorano città, regioni, associazioni e lo Stato.
Le infrastrutture non si limitano ad essere progetti di carattere nazionale ma si collegano al sistema Europeo EuroVelo.
La Ciclovia Vento Senza Glutine 2 (Ven – To / Venezia – Torino) è appunto parte dell’itinerario EuroVelo 8 (Itinerario del Mediterraneo).
Itinerario che parte da Cadice (Spagna) per terminare a Izmir (Turchia) dopo aver attraversato 10 Paesi e percorso 7500 Km circa.
Lungo l’intero percorso si attraversano 23 Siti Unesco.
Il Progetto
La Ciclovia Vento Senza Glutine (appunto la Venezia – Torino) è il progetto Ven-To: in bicicletta da Venezia a Torino lungo il fiume Po.
Redatto dal Dipartimento di Architettura e Pianificazione del Politecnico di Milano.
E’ una ciclovia di 680 chilometri lungo il fiume Po, in parte sugli argini, in parte lungo tracciati ciclabili esistenti e in parte su percorsi da attrezzare.
L’ambizioso progetto prevede il collegamento di Venezia a Torino attraversando quattro Regioni (Veneto, Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte), 12 province attraversando 121 comuni. e 242 località
Comuni e territori ricchi di beni artistici, architettonici, paesaggistici, culturali, enogastronomici, includendo, con una leggera deviazione anche Milano.
Il progetto diventerebbe (la realizzazione è ferma a circa il 40%) la più lunga infrastruttura per il cicloturismo in Italia e nel sud Europa.
Come abbiamo visto sopra sarebbe parte integrante della direttrice Eurovelo 8 in connessione con Eurovelo 5 e Eurovelo 7.
Lo stato di fatto
La Ciclovia Vento Senza Glutine, è in fase di realizzazione. Pertanto non esiste ancora in tutto il suo sviluppo, questo non significa però che non è possibile percorrerla.
Certo è necessario dire che non essendo completata è un’infrastruttura non sicura per ospitare i grandi numeri di partecipanti delle ciclabili dei Paesi nord Europei.
Strade bianche, tratti di pista poco segnalati ed ostacoli di varia natura, fanno della Clicovia Vento Senza Glutine, per il momento, una soluzione non per tutti ma per esperti e conoscitori.
Il nostro viaggio sarà naturalmente Gluten Free
Il nostro viaggio Ciclovia Vento Senza Glutine 2 si svilupperà sulle parti di tracciato esistenti, mentre quelle ancora in realizzazione saranno sostituite da percorsi alternativi.
Ciclovia Vento Senza Glutine 2 è la seconda parte del tracciato. Pertanto avendo diviso in tracciato in due tratte Torino – Mantova -Venezia,
Per questo motivo introdurremo la leggera deviazione da effettuare per includere Mantova, e dividere appunto l’itineraio:
Torino – Mantova -Venezia la partenza questa volta avverrà da Mantova, dove abbiamo trascorso quattro giorni intensi, interessanti, unici.
Il secondo itinerario quindi Mantova – Venezia, di circa 340 Km circa 340 Km partirà proprio dalla città dei Gonzaga
Pertanto in questo articolo ci occuperemo del nostro viaggio in bici sulla Clicovia Vento Senza Glutine 2 da Mantova a Venezia
Un viaggio in bici è un viaggio lento con una percezione del territorio completamente diversa da quella che può essere un viaggio realizzato con soluzioni di trasporto diverso.
Naturalmente, come abbiamo già fatto diverse volte in più occasioni, sceglieremo soluzioni solo ed esclusivamente “Senza Glutine Certificate”
L’itinerario e le tappe
Partendo da Mantova per il nostro itinerario “Ciclovia Vento Senza Glutine 2” abbiamo diviso il percorso in tappe da circa 50 Km – giorno in modo da non trascurare nessuna attrazione ed interesse che questo territorio generoso offre.
Naturalmente abbiamo dedicato tre notti a Mantova soggiornando nella cascina Bed & Breakfast Corte Casone .
Posizionata fuori Mantova all’interno del Parco del Mincio a Soave di Porto Mantovano a soli 8 chilometri dal centro di Mantova, collegata con pista ciclabile con attraversamento del Parco.
Il quarto giorno, dopo la consueta abbondate colazione Gluten Free presso la cascina partiamo per la nostra avventura.
Le tappe programmate sono:
- Mantova – Ostiglia
- Ostiglia – Bergantino – Bondeno – Ferrara
- Ferrara – Bellombra
- Bellombra – Chioggia
- Chioggia – Venezia
1 Mantova – Ostiglia
Per almeno 30 Km attraverseremo prima il Parco del Mincio e poi a seguire nella Riserva Regionale Vallazza, attraversando la natura dei parchi in uno scenario unico.
Per poi raggiungere Ostiglia (Capitale della Cultura nel 2016 e Capitale del Gusto nel 2018)
A questo punto, anche se in prossimità dell’ora di pranzo, facciamo prima il check-in nel B&B Antica Dimora in centro.
Abbiamo scelto la dimora storica per in suo indescrivibile fascino, anche se dobbiamo comunicarvi che non è una soluzione sicura per i Celiaci.
Effettuato comunque il Check-in ci rechiamo a Borgo Mantovano per il pranzo presso Il Veliero, il ristorante fa parte del network AFC (Alimentazione Fuori Casa di AIC (Associazione Italiana celiachia).
Le proposte Gluten Free sono davvero notevoli ed in numero sufficiente a generare l’imbarazzo della scelta.
Prima di rientrare ad Ostiglia, essendo nelle immediate vicinanze facciamo una visita alla Riserva Naturale Isola Boschina dove incontriamo una straordinaria varietà di flora e fauna.
Ostiglia
Rientrando ad Ostiglia sappiamo già di non poter accedere, indipendentemente che dall’orario, al museo archeologico ed a quello della farmacopea, perchè chiusi per sisma del 2012.
Non potendo peraltro accedere alle torre medioevali per problemi di orario, ci rechiamo in Piazza Cornelio per Palazzo Foglia, ritornato, dal sisma 2012, sede provvisoria del Comune.
Riusciamo, avendo incontrato una persona cortese e disponibile, a vedere alcuni interni.
Terminata la visita ci portiamo in Via Gnocchi Viani, per vedere almeno dall’esterno, Palazzo Bonazzi.
La incredibile particolarità è quella di avere la parte sinistra mancante (è evidente la fine del grosso frontone in corrispondenza dell’attuale angolo de palazzo).
E’ attualmente sede le Comune, ma dal sisma del 2012 è sottoposto ad interventi per il ripristino dei danni subiti.
In Via Gramsci andiamo invece a vedere la bella Palazzina liberty definita Palazzina Mondadori.
Era la prima tipografia di Arnoldo Mondadori, oggi è sede della fondazione Mondadori, sede della scuola di musica e di poesia, dove si effettuano mostre relative alla famiglia Mondadori e Monicelli.
Il Centro Alimenti ed lo Street Food Truck Senza Glutine
Non conoscendo la tipologia di colazione del B&B, prima di rientrare per una doccia, facciamo una visita al Centro Alimenti Senza Glutine di Ostiglia.
Compriamo qualche prodotto per la colazione di domani, bisogna essere preparati a qualsiasi evenienza, e non conoscendo la struttura è una precauzione che suggeriamo.
In serata, in occasione della Sagra di San Bernardino a Correggioli, a fine maggio, in centro ad Ostiglia, è prevista la presenza del Food Truck “Le Zero Grano per tutti”, una graziosa iniziativa solo ed esclusivamente Senza Glutine.
Il Food Truck, che nasce a Poggio Rusco a pochi chilometri da Ostiglia, completo di attrezzature nuove (inizia la propria attività nel 2018) e destinate esclusivamente alle soluzioni “Senza Glutine”, partecipa al Network AFC (Alimentazione Fuori Casa) di AIC (associazione Italiana Celiachia).
Quindi la possibilità di mangiare in piazza Street Food “Sicuro Senza Glutine”.
Rispettando le tradizioni della cucina Mantovana con prodotti di qualità, freschi, biologici ed a chilometro 0, il tutto accompagnato da una grande varietà di birre Senza Glutine e Lambrusco Mantovano.
Un’esperienza da non perdere.
B&B nella Dimora Storica del XV Secolo
Il nostro programma Ciclovia Vento Senza Glutine 2 prevede il pernottamento nella dimora storica, ed anche la colazione, peraltro nelle stagioni che lo permettono si può fare in giardino.
In ogni caso all’interno della villa e/o fuori in giardino la location, in ogni caso è decisamente unica.
Come avevamo previsto andiamo comunque in sala colazione per capire la gestione della colazione, con molta attenzione possono essere utilizzate alcuni prodotti.
Inutile ripetere che la struttura è una architettura di indubbio fascino, recuperata molto bene con un restauro durato circa tre anni.
Le Torri, il Museo, il Santuario e la Riserva
Dopo la nostra colazione è prevista la visita delle torri medievali che sono sopravvissute alla distruzione del Castello di Ostiglia.
Sono tre, ma una è privata, pertanto visitiamo le due collegate dal camminamento di ronda diventato appunto museo del Castello, molto interessante.
Raggiungiamo quindi il Santuario della Beata Vergine della Comuna del 1533 voluto dal Duca di Mantova Federico II Gonzaga e progettato da Giulio Romano è un esempio architettonico di straordinaria bellezza.
Ci allontaniamo molto volentieri da Ostiglia nella direzione opposta al nostro senso di marcia per andare a vedere la Riserva Naturale delle Paludi di Ostiglia che ospita una magnifica vegetazione palustre.
Oltre ad almeno 19 specie diverse di uccelli nidificanti. In autunno si osservano migliaia di storni.
2 Ostiglia – Bergantino – Bondeno – Ferrara
Il programma “Ciclovia Vento Senza Glutine 2” prevede di riprendere, per i prossimi 50 Km, prima Via Argine Po e poi il Lungo Fiume Po fino a Bondeno (Ferrara).
Ma siamo già nel Polesine terra di giostre, le cosiddette “fabbriche dei sogni”, destinate ai parchi di tutto il mondo. La Giostra, qui è un prodotto d’eccellenza, culturale, artistico, ed economico. Insomma un vero Distretto Industriale, tecnologicamente avanzato.
Ed è qui che nasce doverosamente nel 1999 l’unico Museo Storico della Giostra e dello Spettacolo d’Italia, con la partecipazione del Comune di Bergantino della Provincia di Rovigo, sotto l’egida del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e in collaborazione con il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari di Roma, con il Centro Etnografico di Ferrara e con l’Accademia dei Concordi di Rovigo.
Inutile dirvi che è un’esperienza assolutamente da non trascurare, si scopre un mondo fantastico
Riprendiamo quindi Via Argine Po che lambisce la Golena di Bergantino, all’interno della quale è istituita la Riserva di interesse locale “Golena di Bergantino”.
Formata da un bosco golenale, 5 specie d’anfibi, 5 specie di rettili, 13 specie di mammiferi, 44 specie d’uccelli e moltissime specie di invertebrati.
Bondeno
In circa 90 minuti siamo a Bondeno, ancora in tempo per mangiare una ottima pizza Senza Glutine da Break Point Pizzeria che fa parte del network AFC (Alimentazione Fuori Casa) di AIC (Associazione Italiana Celiachia).
Subito dopo facciamo un giro per Bondeno, il più antico insediamento del territorio Ferrarese, fu Feudo dei Canossa che vi costruirono molti edifici.
In pieno centro storico la Chiesa dell Natività di Maria conserva ancora la bella torre campanaria ed un crocifisso ligneo del 300, decisamente una visita interessante.
Passiamo quindi alla visita del piccolo Museo Archeologico G. Ferraresi ospitato a Casa Ariosto, appartenuta al figlio del Poeta.
Come tutte le città di confine Bondeno era fortificata e quindi numerosi gli episodi di architetture fortificate come Castelli, Rocche, ecc. Una di queste ancora ben conservata è la Rocca Possente, purtroppo è possibile visitarla solo dall’esterno.
Ma prima di riprendere il percorso Cicloturistico “Destra Po” parte integrante della Ciclovia Vento Senza Glutine 2, attraversiamo il Cavo Napoleonico per raggiungere l’Oasi naturalistica Zarda, importante luogo di interesse archeologico sugli ultimi cinquantamila anni di storia della Bassa Padana.
Non dimenticate, a Bondeno, a luglio si svolge uno dei più importanti e grandi festival Celtici in Italia il Bundan Celtic Festival. Quello del 2020 è stato rinviato al 2021, speriamo e ci auguriamo che si possa realizzare.
La “Città delle biciclette” Ferrara
Terminata la visita, torniamo indietro per percorrere Via Cavo Napoleonico che corre lungo il tratto di acqua omonimo, per poi immetterci sulla Ciclabile FE 20, la Cicloturistico “Destra Po”, che è parte integrante del nostro programma Ciclovia Vento Senza Glutine 2.
Dopo circa trenta chilometri ci siamo, in centro a Ferrara. E’ un’ora di pomeriggio inoltrato e quindi ne approfittiamo per fare il check-in in albergo al Carlton, ben posizionato e con tutti i servizi necessari.
E’ una struttura che fa parte del network AFC (Alimentazione Fuori Casa) di AIC (Associazione Italiana Celiachia), pertanto siamo anche tranquilli sulla colazione visto che peraltro ci fermiamo almeno due notti.
Naturalmente ci sono altre strutture disponibili, anche sempre in centro a Ferrara, ma quando lo troviamo libero il Carlton lo preferiamo.
Ne approfittiamo per recuperare un minimo di energie e quindi uscire per la cena, che questa sera decidiamo di fare in fast food americano e quindi ci portiamo all’America Graffiti Diner Restaurant Ferrara, è un classico fast food con un menù per celiaci con diverse proposte.
Rimane fuori Ferrara in località Chiesuol del Fosso, ma in bici in meno di 30 minuti ci siamo. Il locale fa parte del network AFC (Alimentazione Fuori Casa) di AIC (Associazione Italiana Celiachia).
Ferrara Patrimonio Unesco
Rientriamo quindi in centro a Ferrara e facciamo un primo giro partendo da Piazza Trieste e Trento.
In piazza subito si fanno notare il Duomo ed il Palazzo Comunale del 1245 residenza degli Estensi fino al XVI secolo, sistemati in modo tale da osservarsi perennemente uno di fronte all’altro.
Dobbiamo purtroppo accontentarci di vedere veramente poco delle Cattedrale visto che è chiusa per restauro ai danni subiti in occasione del terremoto del 2012.
Anche la facciata è totalmente avvolta e ricoperta da ponteggi e protezioni.
La piazza era delimitata dagli edifici del Potere, inclusa la casa del Vescovo prima dell’attuale Palazzo Arcivescovile.
Palazzo della Ragione costruito tra il 1325 ed il 1326 sede del tribunale, ha subito diversi e profondi rifacimenti per incendi e per adattarlo ai diversi usi.
Sul lato meridionale della Cattedrale La Loggia dei Merciai, in fondo il Campanile della Cattedrale del 1412, probabilmente di Leon Battista Alberti e la ex Chiesa di San Romano, oggi museo della Cattedrale, completano lo scenario unico di questo posto incantato.
Prima della chiusura riusciamo a prendere il nostro gelato Senza Glutine da Grom sempre in Piazza Trieste e Trento, c’è solo l’imbarazzo della scelta, diverse sono le soluzioni tutte molto interessanti.
Attaccata alla Cattedrale facciamo una rapida visita all’osteria più vecchia del mondo, “Al Brindisi” avvertendovi che non è un locale adatto ai Celiaci, ma la sua storia ci impone almeno di entrarci, poi con cautela possiamo anche pensare ad un calice di vino, ma con molta attenzione.
Oggi al nostro fisico abbiamo chiesto più del dovuto, il rientro in albergo per il riposo è necessario per poter ripartire domani per un’altra giornata nella città del Rinascimento
Ferrara Città del Rinascimento
Il nostro programma Ciclovia Senza Glutine 2 prevede due pernottamenti a Ferrara, pertanto dopo la nostra abbondante prima colazione Senza Glutine in albergo andiamo partiamo per un classico giro della città.
Come nostra consuetudine, quando ci fermiamo almeno 48 ore in città in cui le visite sono diverse, abbiamo preacquistato la MyFE (Ferrara Tourist Card).
Può avere una durata da 2 a 6 giorni, tra i servizi inclusi è prevista la esenzione dell’imposta di soggiorno.
Il nostro tour inizia da quello che è il simbolo della città il Castello Estense, è uno dei pochi castelli ad avere il fossato ancora attivo e funzionante. La sua costruzione ebbe inizio nel 1385.
Un’opera imponente pensata dopo la rivolta della folla, in occasione della quale, fece una brutta fine il consigliere e responsabile delle tasse Tommaso da Tortona.
E’ possibile fare un giro in barca e vedere il castello dall’acqua. La visita è un viaggio tra i secoli medievali e rinascimentali.
Le prigioni dei castelli suscitano sempre suggestioni legate alle storie che si raccontano, la più famosa di quello estense è quella degli amanti Ugo e Parisina, che scoperti furono prima rinchiusi e poi giustiziati.
Nelle immediate vicinanze effettuiamo la programmata visita guidata del Teatro Comunale, che include necessariamente la visita alla Rotonda Foschini.
Terminata la visita del Castello e del Teatro ci spostiamo al Palazzo dei Diamanti, progettato nel 1493 da Biagio Rossetti è parte di quella “Addizione Erculea” voluta da Ercole d’Este, che consentì alla città di raddoppiare la superficie.
E’ oggi un’importante Pinacoteca Nazionale con spazi espositivi anche per mostre temporanee.
Se avete tempo non trascurate, nei pressi del Palazzo dei diamanti, l‘Orto Botanico di Ferrara che ospita 1300 specie di cui 700 all’aperto. Nel 2021 compie 250 anni.
I capricci il Glutine ed ancora Ferrara
In prossimità dell’ora di pranzo ci spostiamo dall’altra parte della città per andare a mangiare in una tavola calda tempio del Gluten Free a Ferrara: Capricci Senza Glutine, l’offerta è totale, sicura e varia.
Il locale è parte del network AFC (Alimentazione Fuori Casa) di AIC (Associazione Italiana Celiachia)
Subito dopo ne approfittiamo per fare una passeggiata in via delle volte, che abbiamo volutamente vedere con la luce naturale.
Per cogliere meglio tutti i particolari di questa strada medievale, l’antica via dei commercianti, famosa appunto per il susseguirsi delle volte. Una strada decisamente unica.
Quindi ci rechiamo a Palazzo Schifanoia, voluto da Alberto V d’Este alla fine del 300, tra distruzioni e rifacimenti quello che oggi possiamo vedere è un lungo edificio diviso in due ali, una ad ovest, ed a piano unico, che ospita l’attuale Museo Civico di arte antica.
Purtroppo non è tuttora visitabile perchè chiusa per restauro
L’altra ad est, relativa all’ampliamento quattrocentesco, conserva, nonostante le vicissitudini, un ciclo di affreschi nel Salone dei Mesi tra i più importanti del rinascimento italiano.
Nelle immediate vicinanze riusciamo a visitare il Monastero di Sant’Antonino in Polesine del XIII secolo, con il suo stupendo chiostro e le Cappelle interne.
Ed eccoci in linea con l’orario del nostro programma Ciclovia vento Senza Gliutine 2, per recarci presso l’Hotel Annunziata, di fronte al Castello, per in nostro aperitivo prenotato da tempo.
Siamo tranquilli e certi di avere un aperitivo privo di contaminazione, la struttura è parte del network AFC (Alimentazione Fuori Casa) di AIC (Associazione Italiana Celiachia)
25 anni di Patrimonio
Dopo la nostra ricca colazione Senza Glutine in albergo siamo pronti per un’altra giornata a Ferrara.
L’8 dicembre dello scorso anno Ferrara ha ricordato (la pandemia ha impedito qualsiasi forma di ricorrenza) i sui 25 anni di Patrimonio Unesco.
Uno degli elementi urbanistici che ha contribuito in maniera determinante è stato certamente Corso Ercole d’Este.
Asse importante dell’Addizionale Erculea era in precedenza chiamata Via degli Angeli per la presenza della Chiesa degli Angeli che si trovava lungo il percorso. Al suo posto oggi sorge una villa privata al civico 43, una iscrizione ricorda la presenza dell’illustre sito che conteneva alcune sepolture degli Estensi.
Questa mattina partiamo proprio da questo asse viario per arrivare poi alle mura, 9 chilometri ben conservati che si possono percorrere in bici, ma anche eventualmente a piedi, preferiamo la prima ipotesi anche per una questione logistica relativa al nostro programma Ciclovia Vento Senza Glutine 2.
La prossima tappa è a Palazzo Costabili, anche conosciuto come Palazzo di Ludovico il Moro, oggi sede del Museo Archeologico Nazionale. Decisamente un prezioso esempio di edificio rinascimentale che con il suo contenuto diventa una visita ineludibile a Ferrara.
A meno di un chilometro riusciamo a visitare Casa Romei, oggi museo. Si respira l’aria della quotidianità delle potenti famiglie della Corte Estense tra il XV e XVI secolo.
Sempre all’interno delle mura visitiamo la Casa di Ludovico Ariosto, non è un posto agevole per essere raggiunto dai disabili motori.
Usciamo dalle mura ferraresi per raggiungere ancora una volta “Capricci Senza Glutine” questa volta per mangiare i cappellacci di zucca.
3 Ferrara – Bellombra
Subito dopo, ma con calma, la nostra prossima destinazione rimane a circa 50 chilometri presso il B&B Trattoria alla Rosa a Bellombra (Rovigo), un posto molto bello nella campagna polesana.
All’arrivo ci dedicheremo ad un benefico riposo per recuperare le energie necessarie per l’ultimo tratto del nostro Tour Ciclovia Senza Glutine 2.
La trattoria di consentirà di gustare per cena le paste fatte in casa Senza Glutine e la cucina tipica Polesana, casalinga, stagionale e del territorio, una cena all’insegna di prodotti genuini trattati con professionalità. Un’esperienza da consigliare.
La struttura fa parte del network AFC (Alimentazione Fuori Casa) di AIC (Associazione Italiana Celiachia).
4 Bellombra – Chioggia
Dopo la consueta colazione Senza Glutine, salutiamo e ringraziamo tutti per l’ospitalità ed affrontiamo il nostro ultimo tratto per raggiungere la laguna.
I prossimi 50 chilometri ci condurranno a Chioggia e ci consentiranno di attraversare uno degli scenari ambientali più belli d’Italia quello del delta del Po.
Avendo preavvertito troviamo le camere libere ed il pranzo pronto in albergo dove alloggeremo per le prossime due notti. Il nostro albergo Le tegnùe partecipa al progetto AFC (Alimentazione Fuori Casa) di AIC (Associazione Italiana Celiachia).
La location è molto pratica e bella, siamo a Sottomarina sul lungomare, tra i servizi dell’albergo anche il servizio mare di cui approfittiamo per respirare aria di mare. Chioggia è dietro l’angolo tutto perfetto.
La Cattedrale ed il Museo di Zoologia
E dopo aver respirato un’oretta di sana aria di mare, il tempo di cambiarsi e via per La piccola Venezia. La nostra visita inizia dalla Cattedrale il Duomo di santa Maria Assunta del 1624 sostituisce un precedente edificio del X secolo distrutto da un’incendio.
Un edificio imponente e interessante a tre navate progettato da Alessandro Longhena, con la presenza in facciata dei Santi Felice e Fortunato Patroni della città le cui reliquie si conservano all’interno della Cappella a loro dedicata.
Per l’ingresso non è necessario un biglietto di ingresso.
Terminata la visita. Ci rechiamo a Palazzo Grassi, (da marzo rimane aperto anche di pomeriggio) realizzato tra il 1703 e d il 1714, sede dal 2001 del Museo di Zoologia Adriatica Giuseppe Olivi, costituito da materiali raccolti però fin dalla metà del 1800 dalla Stazione Geologica Sant’Andrea di Trieste.
L’esposizione al pubblico avviene solo nel 2011 dopo che il Comune di Chioggia ha affidato all’Università di Padova gli spazi di Palazzo Grassi per le attività didattiche relative agli studi di Biologia Marina.
La collezione è molto interessante e la suddivisione tematica delle sale rende l’esposizione di facile comprensione anche ai non “addetti ai lavori”.
La Torre
Un pò come il “Torrazzo” di Cremona che abbiamo esaminato nel primo articolo di questo Tour, andiamo a visitare un’altro museo verticale.
Come quello già visto, anche il Museo “Torre dell’Orologio” di Chioggia si articola in più piani, al pianterreno la storia dell’Orologio, al primo e al secondo documenti e mappe relativi alla Chiesa di Sant’Andrea, al terzo ex voto per la Madonna dell’Addolorata.
Ma il pezzo forte del museo è il suo orologio medievale, dello stesso periodo di quello di Salisbury in Inghilterra, inserito nella torre millenaria alta circa 30 metri. Nel 1386 l’orologio era già presente sulla torre del civico Palazzo Pretorio (è l’orologio da torre più antico del Mondo).
Nel 1839 viene ceduto dal Comune alla parrocchia di sant’Andrea per la demolizione del Palazzo.
Il panorama dalla cella campanaria è decisamente unico e diverso in ragione delle diverse ore della giornata.
La “Piccola Venezia”
Concludiamo qui la nostra giornata escursionistica nella “Piccola Venezia”
Rientriamo in albergo dove ceniamo, e poi via ancora per una breve passeggiata per andare a prendere il gelato Gluten Free da Grom.
Dopo la nostra colazione Senza Glutine ci rechiamo al mercato del pesce al minuto di Chioggia, è un’esperienza da fare, certo non ha le dimensioni di quello di Cagliari, come abbiamo già visto in un altro articolo di questo blog, ma è di sicuro interesse.
Anche perchè per entrarvi bisogna necessariamente attraversare il Portale a Prisca, che è la porta monumentale di ingresso al mercato, opera di Amleto Sartori del 1940.
Dopo aver fatto questa esperienza necessaria a Chioggia dobbiamo ancora visitare il museo civico della laguna sud “San Francesco fuori le mura”, tre piani bene organizzati nel convento dei frati Francescani del 1314 poi riedificato, per gravi danneggiamenti , nel 1434.
Conserva testimonianze importanti: età del bronzo e reperti databili dal I secolo a.C. al III d.C., cantieristica e marineria locale dal 1700 ai giorni nostri, tele di artisti locali di fine 800 ed inizio 900.
5 Chioggia – Venezia
Dopo la visita del museo si riparte per l’ultima tappa del nostro Tour Ciclovia Vento Senza Glutine 2, Venezia, che però tratteremo come è giusto che sia, in un prossimo articolo in modo più articolato descrivendovi in modo dettagliato i cinque giorni e le quattro notti trascorse nella Serenissima.
L’itinerario proseguirà, partendo da piazzetta Vigo a Chioggia, con il vaporetto della linea ACTV verso l’isola di Pellestrina, fate attenzione perchè vengono ammesse solo 5 bici per corsa.
Si percorrerà tutta Pellestrina in senso longitudinale per raggiungere infine il ferry boat che ci trasferirà sulla sottile isola del Lido di Venezia, che attraverseremo per intero per poi trasferirci dal terminal traghetti a Venezia.
Come già detto nell’articolo precedente Cliclovia vento Senza Glutine 1, abbiamo dovuto, per ragioni pratiche, dividere l’itinerario in due articoli.
Naturalmente il tour è pensato per essere completato, ma per motivi diversi, come è già accaduto, possiamo adeguarlo alle varie esigenze dei partecipanti apportando tutte le variazioni necessarie.
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A presto
Linda & Antonio