Venezia insolita Senza Glutine è la parte finale del nostro tour in bici da Torno a Venezia, suddiviso in due articoli per motivi di praticità.
Il primo Ciclovia Vento Senza Glutine 1 da Torino a Mantova e Ciclovia Vento Senza Glutine 2 da Mantova a Venezia.
Ripartiamo dunque dall’arrivo a Venezia da un ingresso insolito: dal lido di Venezia, ma arrivando in bici a Chioggia e doveroso proseguire, con i dovuti attraversamenti in ferry boat, prima per Pellestrina per poi approdare al “Lido” e dunque Venezia.
Nel tardo pomeriggio ci presentiamo per il Check-in presso l’unico hotel in centro a Venezia che è parte del network AFC (Alimentazione Fuori Casa) di AIC (Associazione Italiana Celiachia).
Una struttura che ci offre tutte le garanzie necessarie per una colazione Senza Glutine.
Dopo esserci sistema e cambiati, usciamo per fare un primo giro al tramonto prima di cena. Il fascino della città, Patrimonio Unesco dal 1987 per il suo eccezionale valore universale, rimane unico.
Il Palazzo il giardinetto e la vigna Senza Glutine
Per la nostra cena non ci allontaniamo molto dalla zona del nostro albergo e ci rifugiamo in posto sicuro e con una quantità di proposte notevoli Gluten Free, siamo Al Giardinetto da Severino, un locale annoverato tra i locali storici del Veneto.
In una dimora storica (ubicato nel quattrocentesco Palazzo Zorzi, sede degli uffici Unesco a Venezia).
Fa parte del circuito AFC (Alimentazione Fuori Casa) di AIC (Associazione Italiana Celiachia), con un menù di piatti tipici veneziani Senza Glutine.
Cosa dire, un posto in cui consigliamo di andare in ogni caso, l’esperienza è molto interessante, sotto tanti punti di vista da quelli culturali a quelli gastronomici, nella bella stagione è possibile mangiare nel giardino coperto dal vigneto.
Il nostro tavolo è appunto prenotato in giardino, crediamo che sia l’unico caso a Venezia centro ad avere una location di tale fascino.
Peraltro una vigna che viene regolarmente raccolta e che produce un vino dolce molto apprezzato. Insomma un locale che ha tutti gli elementi necessari per essere visitato, e non in una unica occasione, aggiungiamo.
Dopo cena arriviamo da Grom Rialto per il nostro ormai consueto gelato Senza Glutine. A Venezia ne sono presenti quattro, in diversi punti della città e tutti con i meravigliosi coni Senza Glutine ricoperti di cioccolato.
I biscotti al pistacchio sono divini. Grom fa parte del circuito AFC (Alimentazione Fuori Casa) di AIC (Associazione Italiana Celiachia)
Eccezionale Valore Universale
E si, è proprio la motivazione con la quale Venezia è stata inserita nella Lista del Patrimonio Mondiale, esprimere un significato culturale e/o naturale così alto e rilevante da superare i confini nazionali.
Il nostro programma Venezia insolita Senza Glutine prevede, dopo aver effettuato la nostra consueta colazione Gluten Free in albergo, l’inizio vero della visita della città.
Una premessa è doverosa: è noto che anche chi non è mai stato a Venezia, conosce alcuni luoghi che hanno reso famosa la città nel mondo, Piazza San Marco, il ponte di Rialto, il Canal Grande.
Vi inviteremo a vedere altro di Venezia, ci sono zone intere della città molto interessanti ma poco frequentate dai flussi turistici più numerosi.
Cominciamo subito dicendo che il centro centro storico di Venezia è suddiviso in sestieri, praticamente dei quartieri, sono sei: San Marco, Cannaregio, Castello, Dorsoduro, San Polo e Santa Croce.
Vi descriveremo gli itinerari che abbiamo fatto e costruito noi per il nostro programma Venezia insolita Senza Glutine. La scelta è caduta su quei sestieri che meglio rappresentano Venezia ed i veneziani: Dorsoduro, San Polo e Santa Croce.
Sestiere San Polo
Iniziamo subito con il dire che il nostro albergo è nel sestiere Castello, legato al San Marco, Cannareggio e San Polo, ed è proprio da quest’ultimo che vogliamo iniziare portandoci quindi a Piazzale Roma.
Lasciamo quindi alla nostra destra il nuovissimo ponte di Calatrava sul Canal Grande del 2008: Ponte della Costituzione e raggiungiamo uno dei due ponti che attraversano il Rio Nuovo (rio aperto nel 1938).
Attraversiamo quindi i Giardini Papadopoli, (1834). Al suo interno si trova il monumento dedicato a Pietro Paleocapa (1788- 1869), studioso di ingegneria idraulica. Sul giardino si affaccia il prospetto del tardo 500 di palazzo Foresti – Papadopoli.
Dopo aver attraversato i giardini siamo sul Ponte dei Tolentini. A destra il settecentesco Palazzo Condulmer al civico n. 251 della Fondamenta Condulmer (Fondamenta è la strada che corre lungo un canale e/o un rio).
Di fronte al palazzo troviamo la Chiesa di San Nicolò da Tolentino detta dei Tolentini.
Il Maestro Moderno
In nostro programma di visita Venezia insolita Senza Glutine prevede la sosta sul Campo dei Tolentini per godere di questa significativa opera di Carlo Scarpa del 1984:
la sistemazione dell’ingresso dell’ex-convento dei Tolentini, ora sede dell’Istituto Universitario di Architettura (IUAV).
Molto interessante il progetto del Maestro Veneziano, il portale è una notevole opera di architettura contemporanea
Proseguiamo quindi lungo la Calle Ca’ Amai, il ponte delle Sechere e la Calle delle Chiovere per arrivare in Campo San Rocco.
A sinistra la Chiesa di San Rocco e la Scoletta, a destra invece la Scuola Grande di San Rocco, siamo al cospetto di un sistema di edifici, uno spazio urbano pensato e configurato tra la fine del 400 e la metà del 500
Il Campo dei Frari
Dal Campo si vede molto bene l’abside della Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari, per l’ingresso ci portiamo su Campo dei Frari.
Anche qui la vasta area ospita alcuni edifici sedi di associazioni laiche che a Venezia erano riconosciute come “Scuole”.
Troviamo infatti al n. 2998 l’ex Scuola della Passione (1593), a fianco alla facciata della chiesa l’Archivio di Stato e della Sovrintendenza Archivistica per il Veneto, praticamente nel Convento dei Frati Francescani.
La basilica è uno scrigno d’arte in cui si conservano opere di notevole importanza, oltre ad essere essa stessa un elemento architettonico di estremo interesse.
Dal punto di vista religioso conserva il corpo del Santo pertanto è meta di continui pellegrinaggi
Cucina Mediterranea Gluten Free da Frary’s
Dopo la impegnativa visita della Basilica ed in prossimità dell’ora di pranzo restiamo su Fondamenta dei Frari per fare un’esperienza gastronomica Gluten Free da Frary’s .
Il menù, mediterraneo, lega Venezia e l’Oriente, proponendo sapori della cucina greca e mediorientale, naturalmente tutto rigorosamente Senza Glutine.
Il locale fa parte del network AFC (Alimentazione Fuori Casa) di AIC (Associazione Italiana Celiachia)
Dopo l’interessante esperienza culinaria il nostro itinerario Venezia insolita Senza Glutine prosegue in direzione del Ponte di Rialto.
Prendiamo quindi Calle Larga Prima, e quindi Calle dei Corli per raggiungere Campo San Tomà (San Tommaso) su cui si affacciano l’ex Scuola dei Calegheri e sul lato opposto la chiesa di San Tomà.
Prendiamo quindi la direzione sinistra e dopo aver attraversato il campiello S. Tomà si arriva al ponte S Tomà, dal quale guardando sulla destra si scorge la facciata sul Canale di Palazzo Centani, oggi Museo Goldoni, la cui entrata, si trova n. 2793.
Molto interessante la scala gotica interna.
Terminata la visita del museo raggiungiamo il ponte di San Polo, rifatto nel 1775, dal quale si vedono:
a sinistra la facciata di Palazzo Corner Mocenigo, Museo Storico della Guardia di Finanza, (senza prenotazione non è possibile entrare), e, di fronte il prospetto di Palazzo Moro Lin.
Campo San Polo un impianto urbanistico
Dopo il ponte si continua fino a Campo San Polo, il più grande della città, la sua forma, semicircolare, fu determinata da un canale, interrato nel 1761, che era in corrispondenza dei palazzi sul lato opposto alla chiesa.
La dimensione dell’area è adibita a manifestazioni e spettacoli, o eventi, funzione che ha sempre avuto, anche in passato, in occasioni di feste popolari, cerimonie religiose e spettacoli teatrali, oltre che sede secondaria di mercato.
Molte testimonianze di artisti pittori ci ricordano anche le “cacce al toro” che si svolgevano all’interno del campo in occasione di alcune feste cittadine.
Siamo in una location nella quale sono presenti testimonianze di architettura civile del gotico veneziano decisamente alte ed interessanti:
il su citato Palazzo Corner della metà del XVI secolo, Palazzo Donà, del primo ‘500, i due Palazzi Soranzo esempi importanti di architettura gotica, il primo (inizio del ‘400), il secondo, metà del sec. XV.
Il Palazzo Maffetti-Tiepolo, è una ricostruzione di fine 600, di un edificio del 300 di cui conserva l’impianto planimetrico.
Verso il Ponte di Rialto
Usciamo dal Campo San Polo ed attraversando il ponte si giunge al campiello dei Meloni, delimitato da abitazioni di origine gotica, nell’angolo un esempio molto raro di edificio medievale a blocco con tre unità abitative indipendenti.
Proseguiamo quindi fino al campo Sant’Aponal (Sant’Apollinare), sullo sfondo del quale troviamo il campanile e la Chiesa di Sant’Aponal.
Come in molti altri casi, anche questa Chiesa è possibile vederla solo dall’esterno, è chiusa e sembra essere ancora adibita a deposito dell’archivio del Comune.
Il nostro itinerario Venezia Insolita Senza Glutine, prevede il proseguimento a destra della chiesa fino alla Chiesa di San Giovanni Elemosinario, di difficile individuazione essendo priva di facciata, praticamente addossata dalle abitazioni civili.
Al termine di questo percorso si gira a destra e si giunge alla Ruga degli Orefici che porta al Ponte di Rialto. Prima del ponte, sulla sinistra, si trova la Chiesa di San Giacomo di Rialto detta di San Giacometto, attuale Museo della Musica
Chiesa molto bella, la sistemazione degli strumenti e tutto l’allestimento museale molto interessante.
Ponte di Rialto
Eccoci al Ponte di Rialto, simbolo di Venezia, era, fino all’800 l’unico ponte tra le due sponde del Canal Grande. Presente fin dal XII secolo, costruito in legno crollò più volte, finché si decise di riedificarlo in pietra.
Al concorso del 1551 partecipò anche Palladio, ma venne scelto il progetto di Antonio da Ponte con un’unica arcata realizzato tra il 1588 e il 1591. L’opera si appoggia su due piattaforme laterali che poggiano su dodicimila pali di legno.
E’ uno dei quattro ponti di Venezia sul Canal Grande, gli altri tre sono: il Ponte dell’Accademia, il Ponte degli Scalzi e il Ponte della Costituzione.
Aperitivo e cena Gluten Free
Siamo a soli 600 metri dal nostro albergo, quindi abbiamo tutto il tempo di cambiarci, riposarci un poco per poi andare alle zattere, il limite meridionale della città di Venezia nel Sestiere Dorsoduro sul mare da Oke Zattere.
La location è incredibile, sulla Fondamenta delle Zattere, con i tavoli praticamente in acqua le attenzioni e le proposte Gluten Free sono diverse.
L’attenzione alla contaminazione incrociata molto alta pertanto siamo tranquilli e sereni sia per l’aperitivo che per la cena.
Il locale è parte del programma AFC (alimentazione Fuori Casa) di AIC (Associazione Italiana Celiachia)
Decisamente una bella serata, una location molto interessante, un locale di persone preparate e con un menù Senza Glutine assortito.
Sestiere Castello
La nostra giornata inizia con la nostra consueta colazione Senza Glutine in albergo.
Oggi ci occupiamo di un itinerario insolito nel Sestiere nel quale è collocato il nostro albergo: il sestiere di Castello, quello più orientale della città.
È un sestiere fortemente condizionato dalla presenza dell’Arsenale, un vasto complesso di circa 48 ettari sul quali la storia di Venezia si è scritta a strati.
Il sestiere è caratterizzato da aree urbanistiche eterogenee: ad ovest dell’Arsenale, nella zona del nostro albergo praticamente, vi è una zona molto popolata con la presenza di diversi monumenti molto antichi.
Le isole
Ad est dell’Arsenale invece l’area si configura intorno alle isole di San Pietro e Sant’Elena, la prima legata alle origini della città, dove esisteva la vecchia cattedrale di Venezia, la seconda ospita uno dei distretti più recenti costruiti in città.
Il nostro itinerario Venezia insolita Senza Glutine parte dall’Arsenale e termina, come il precedente al ponte di Rialto, inserendo però anche le due isole che in genere vengono escluse dagli itinerari.
Ma riteniamo che entrambe, in modo decisamente diverso, contribuiscono ad una lettura più attenta del tessuto storico – artistico – urbanistico della “Repubblica di Venezia”
L’Arsenale
Negli anni gli ampi spazi dell’Arsenale hanno dato una collocazione ad alcune importanti funzioni della città:
- la Biennale di Venezia (da oltre un secolo una delle istituzioni culturali più prestigiose al mondo)
- il Consiglio nazionale delle Ricerche – Istituto di Scienze Marine (ISMAR CNR)
- il Consorzio Venezia Nuova, il Ministero della difesa – Marina Militare
- il Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche di Veneto trentino Alto Adige Friuli Venezia Giulia,
- la Thetis SpA.
Nord
La nostra visita inizia dall’Arsenale Nord che raggiungiamo, dal nostro albergo, in meno di venti minuti, 1500 metri, normalmente rimane aperto dalle 8.00 alle 15.00 dal lunedì al venerdì, ma durante l’apertura della Biennale Arte e/o Architettura l’accessibilità è estesa a sette giorni.
Le aperture per il pubblico sono relative agli spazi pubblici ed al piano terra della Tesa 105,
le altre e la Torre di Porta Nuova sono aperte in occasione di eventi.
contestualmente all’apertura della biennale è disponibile un battello di collegamento con l’Arsenale sud (Giardino delle Vergini), in alternativa è possibile raggiungere a piedi la parte sud facendo il giro dell’Arsenale, circa 2000 metri.
Sud
Le aree dell’Arsenale Sud sono quelle più disponibili e numerose all’accesso del pubblico, in cui ricadono anche gli spazi della Fondazione la Biennale di Venezia, accessibili nei mesi di apertura delle mostre (maggio-novembre).
In altri periodi le aperture sono subordinate alle visite organizzate dalla Fondazione, contestualmente all’apertura delle mostre rimane aperto anche il Giardino delle Vergini, un’ampia area verde circondata dalle mura dell’Arsenale.
La nostra visita coincide con l’apertura degli spazi che la Fondazione utilizza per le mostre della Biennale.
Ne approfittiamo per percorrere questi spazi enormi che ci consentono di comprendere quanto Grande sia stata la Repubblica di Venezia.
La visita prevista dal nostro programma Venezia insolita Senza Glutine continua, come anticipato, dobbiamo sorvolare sulle aree destinate alla Marina Militare, le quali solo in occasione di alcuni eventi vengono rese disponibili all’accesso del pubblico.
Il Museo Storico delle Navi
Passiamo quindi all’ex granaio della “Serenissima”, oggi Museo Storico Navale della Marina Militare, ospitato in un edificio del XV secolo vicino all’Arsenale, il più importante nel suo genere in Italia.
L’area espositiva, su cinque livelli, per un totale di 42 sale espositive, include il Padiglione delle Navi, situato nell’antica “officina remi” dell’Arsenale.
Inutile dirvi che la visita dell’arsenale, ma in particolare quella del Museo Storico delle Navi è particolarmente interessante e coinvolgente.
La nostra visita prosegue sull’isola di San Pietro per la visita alla Basilica omonima.
Cattedrale e sede patriarcale fino al 1807 (quando il titolo passò a San Marco), la basilica sorge sul primo insediamento abitativo della città.
Facciamo quindi anche un rapido giro all’isola di Sant’Elena per vedere l’intervento di urbanizzazione effettuato dopo l’ultima guerra
Il Ristorante storico Gluten Free
In prossimità dell’ora di pranzo interrompiamo le nostre visite per portarci nelle vicinanze di Campo Santi Apostoli presso il ristorante La Vecia Cavàna per il nostro menù di pesce Senza Glutine.
Le attenzioni alla sicurezza contro la contaminazione incrociata sono severe, e quindi siamo tranquilli.
Il locale fa parte del network AFC (Alimentazione Fuori casa) di AIC (Associazione Italiana Celiachia).
Ci riportiamo di nuovo verso l’Arsenale per riprendere la visita del nostro itinerario Venezia insolita Senza Glutine.
Da Calle dei forni dove esiste ancora l’edificio con le merlature chiamato degli Antichi Forni, qui venivano preparate le gallette che i marinai portavano a bordo.
Percorriamo la Calle omonima (Calle Forni), per arrivare in campo dell’Arsenale, probabilmente del 1150, era il cuore del cantiere navale dove venivano costruite le galere della Repubblica di Venezia.
Continuiamo il nostro percorso lungo la fondamenta sinistra fino alla chiesa di San Martino, del VII secolo, ma ricostruita nel 1545 su progetto dell’architetto Jacopo Sansovino.
Attraversiamo il ponte dei Penini, e lungo le mura dell’Arsenale raggiungiamo Campo de le Gorne. Il pozzo al centro del campo risale al XIV sec. Proseguendo arriviamo in Campo do Pozzi.
Il Campo la Chiesa e il Palazzo
Subito dopo il percorso si fa tortuoso terminando in Campo de le Gate, dove un’iscrizione ricorda che Ugo Foscolo abitò in questo “Sestiere” tra il 1792 e il 1797.
Procediamo quindi per la Salizada delle Gate e la Salizada di San Francesco fino a quando si comincia a scorgere la Chiesa di San Francesco della Vigna.
Fondata dai frati francescani sul sito dove, secondo la leggenda, San Marco si fermò al suo ritorno da Aquileia.
Progettata dai due architetti più famosi a quel tempo: Sansovino e Palladio. L’interno ed i chiostri del XV e XVI secolo sono molto interessanti.
Di fronte alla chiesa il Palazzo della Nunziatura Apostolica, è un manufatto cinquecentesco della famiglia Gritti, ma il colonnato è più recente.
Sul nostro itinerario troviamo più avanti la ex Chiesa di Santa Giustina, sconsacrata nel 1810 è insieme a parte del monastero un complesso scolastico.
Il Complesso architettonico
Si prosegue quindi fino al Campo Santa Giustina, quindi da Calle del Cafetier per Barbaria de le Tole, verso la fine di quest’ultima può ammirare la facciata della chiesa di Santa Maria dei Derelitti (Ospedaletto).
Difficile da cogliere se non ci si ferma proprio davanti, lungo la stretta calle.
La chiesa a navata unica, costruita tra il 1662 e il 1674 da Giuseppe Sardi e Baldassare Longhena, conservano opere che risalgono al XVII e XVIII secolo
“L’Annunciazione” di Jacopo Palma il Giovane e il “Sacrificio di Isacco”, di Giambattista Tiepolo.
La Chiesa è parte di un complesso visitabile su richiesta (Scalinata dei Sardi, Cortile delle Quattro Stagioni e Sala della musica).
Il nostro programma Venezia insolita Senza Glutine ne ha previsto la visita e vi assicuriamo che ne vale assolutamente la pena, manufatti e soluzioni architettoniche molto interessanti.
Il Campo la Chiesa e la Scuola
Si prosegue fino ad arrivare al Campo dei Santi Giovanni e Paolo, sul quale impone la sua presenza la Chiesa gotica omonima.
Iniziata nel 1246 dai frati Dominicani su un terreno del doge Jacopo Tiepolo.
Al suo interno sono sepolti diversi Dogi, Capitani e Condottieri, e possono ammirarsi opere di Giovanni Bellini e Lorenzo Lotto.
Orario 9.00 – 19.00 esclusa la domenica apertura solo pomeridiana)
Subito accanto la Scuola Grande di San Marco, è l’antica sede di una confraternita.
Ora parte del complesso dell’Ospedale Civile di Venezia e sede del museo degli strumenti chirurgici e di una antica farmacia. Una visita veramente interessante.
Il monumento equestre della piazza a Bartolomeo Colleoni, è di Andrea Verrocchio della fine del XV sec.
La Chiesa il Teatro ed il Centro Commerciale in Dimora Storica
La nostra visita procede lungo il confine tra i sestieri di Castello e Cannaregio, e superato il ponte di Santa Maria Nova ci ritroviamo davanti alla facciata di una delle Chiese più amate: Santa Maria dei Miracoli.
Fu costruita per custodire il dipinto della Vergine con Bambino del 1404, considerato miracoloso dagli abitanti del luogo.
Il programma dell’itinerario Venezia insolita Senza Glutine prevede l’arrivo in Campo Santa Marina, lo si attraversa in diagonale per prendere il Soteportego Scaleta.
Alla fine della calle omonima, siamo in Corte Seconda del Milion, dalla quale si raggiunge il Teatro Malibran, così denominato in onore della celebre cantante.
Quindi attraverso Calle del Teatro arriviamo alla Chiesa di San Giovanni Crisostomo. Sono opere degne di menzione: il “San Girolamo” di Giovanni Bellini, e “San Giovanni Crisostomo e Santi” di Sebastiano del Piombo.
Raggiungiamo infine il famoso edificio: il Fontego dei Tedeschi, e non perdiamo certo l’occasione per salire ancora una volta sulla terrazza panoramica dalla quale la vista su Canal Grande è incredibile.
L’edificio divenne famoso per i suoi affreschi. Giorgione aveva eseguita la facciata su Canal Grande e Tiziano quella sulla Calle. Oggi ne restano due frammenti,, uno all’Accademia, l’altro alla Cà d’Oro.
La nostra visita oggi, come da programma Venezia insolita Senza Glutine termina qui. Lasciamo a destra il ponte di Rialto, e rientriamo in albergo per cambiarci.
La terrazza Senza Glutine
E raggiungere poi la mitica terrazza della Gelateria – Caffetteria Nico alle Zattere, dove opteremo per una cena alternativa, un apericena – gelato, naturalmente avendo preventivamente prenotato un tavolo in terrazza.
Abbiamo preavvertito e quindi da Nico sanno come trattare i Celiaci visto che il locale è parte del network AFC (Alimentazione Fuori Casa) di AIC (Associazione Italiana Celiachia)
Decisamente una soluzione da provare, la location incredibile con vista favolosa sul canale della Giudecca, un luogo storico di Venezia, un gelato stupefacente.
La giornata è stata intensa ma molto interessante, non ci rimane che andare a dormire.
Sestiere Santa Croce
Dopo la nostra prima colazione Gluten Free in albergo ci accingiamo ad effettuare l’itinerario del nostro programma Venezia insolita Senza Glutine nel Sestiere Santa Croce.
E partiamo proprio dal Campo dei Frari (location che abbiamo attraversata nel nostro itinerario nel Sestiere San Polo).
Indirizzandoci però verso un’altro itinerario, superiamo quindi prima il il ponte omonimo e successivamente quello di San Stin per raggiungere il Campo omonimo.
Il Complesso di San Giovanni Evangelista
A questo punto a sinistra del Campo Stin prendiamo calle del Tabacco e quindi poi a destra Calle del Magazen.
Raggiungiamo quindi il complesso di San Giovanni Evangelista costituito dalla Chiesa dal portale e dalla Scuola del secolo XII.
Il campo di S. Giovanni Evangelista vide la sua sistemazione tra il 1478 e il 1481 ad opera di Pietro Lombardo, ed è formato dalla Scuola, dalla Chiesa, dal vecchio cimitero e dai due campi esterni.
Ancora oggi rimane sede della confraternita fondata nel 1261.
L’interesse del complesso è di natura architettonica: il portale d’ingresso all’esterno, il doppio Scalone rinascimentale e la Sala Capitolare.
Sono gli elementi ed i manufatti architettonici che richiamano l’interessi dei tanti visitatori.
Al primo piano sono anche conservate numerose tele di artisti veneziani: Palma il Giovane, Tintoretto, Tiepolo, Longhi.
E’ una visita molto interessante, ma è necessario programmarla, diversamente si riescono a vedere veramente poche cose.
La soluzione migliore è quella di una visita guidata al museo che include la visita al complesso:
il Museo, la Scuola Grande, la Chiesa di San Giovanni Evangelista, il Campiello della Scuola e quello di San Giovanni con la parte architettonica di accesso all’intero complesso.
Il Teatro Anatomico i Palazzi e la Chiesa
Lasciato il complesso, il programma Venezia insolita Senza Glutine ci porta, dopo aver attraversato diversi ponti (Ponte della Late e Ponte del Cristo), prima in Campiello del Cristo, e poi in quello Stropa dove troviamo un sottoportico che porta alla Corte dell’Anatomia o Fiorenzuola.
Superato il Ponte dell’Anatomia al n. 1507 vi era l’Antico Teatro Anatomico.
Siamo quindi arrivati in Campo San Giacomo dell’Orio, uno dei pochi della città parzialmente alberato.
La morfologia dello stesso è dettata dalla particolare posizione della chiesa, sistemata in modo tale che la facciata volge verso il sagrato prospiciente al rio.
Altro elemento architettonico prezioso per la definizione dello spazio è il campanile della chiesa, che insieme ai Palazzi Pemma (oggi hotel aquarius) e Mariani contribuiscono alla definizione dello spazio urbano.
Questo luogo urbano ha sempre avuto un importante ruolo nella vita di aggregazione degli abitanti del Sestiere.
Proseguiamo quindi fino al Ponte del Megio, da dove opereremo una deviazione per poi ritornare indietro, la deviazione è necessaria per raggiungere Campo S. Zan Degolà con l’omonima Chiesa.
Un raro esempio di architettura veneto – bizantina ben conservata. La deviazione è assolutamente giustificata e utile.
Ritorniamo quindi di nuovo al Ponte del Megio, per proseguire e giungere alla Salizzada S. Stae prima ed al Palazzo Mocenigo dopo.
Oggi Museo e Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo. Una visita articolata e molto interessante
La Gelateria Gourmet Senza Glutine
In prossimità dell’ora di pranzo decidiamo di apprezzare le leccornie Senza Glutine della gelateria Grom di Venezia Santa Barnaba.
Proseguiamo quindi per terminare il nostro itinerario Venezia insolita Senza Glutine.
Vi ricordiamo che Grom è parte del network AFC (Alimentazione Fuori Casa) di AIC (Associazione Italiana Celiachia)
Il nostro programma di viaggio volge al termine
Procedendo in direzione del Canal Grande arriviamo in Campo San Stae, affacciato sul Canal Grande, il Campo è dominato dalla chiesa omonima (Chiesa di Sant’Eustachio).
Il poderoso manufatto architettonico conserva al suo interno importanti dipinti, presenti anche in sacrestia.
Accanto alla chiesa, troviamo aperta per un evento la Scoletta dei Tiraoro e Battiloro, sede della omonima confraternita, oggi utilizzata per eventi e mostre temporanee.
Superiamo quindi il piccolo ponte Ca’ Giovanelli e sulla calle Ca’ Pesaro siamo subito di fronte all’ingresso del Museo Ca’ Pesaro. Museo d’arte moderna e orientale.
Il sontuoso palazzo del XVII secolo è impegnativo sia come visita del manufatto architettonico, con soffitti riccamente decorati, sia come museo, quindi prendetevi il tempo adeguato per visitarlo in modo ottimale.
Sul lato opposto si vede bene Palazzo Agnusdei, non incluso in questo itinerario, pertanto proseguiamo fino a Palazzo Ca’ Corner della Regina.
Con la Fondazione Prada siamo riusciti a programmare e prenotare la visita guidata al palazzo, un manufatto architettonico icona di Venezia che merita certamente una visita
Terminato il nostro programma abbiamo ancora qualche ora per lo shopping
Salutiamo Venezia con una cena ancora una volta al Al Giardinetto da Severino, un locale annoverato tra i locali storici del Veneto.
Sono stati giorni intensi ma tutti decisamente interessanti, anche se non abbiamo volutamente ripercorrere gli itinerari soliti e classici che tutti ripropongono, una Venezia insolita e molto interessante.
Inutile aggiungere che molte cose sono rimaste fuori, ma avremo certamente occasioni per ritornarci e per raccontarvi amcora una volta una Venezia insolita Senza Glutine.
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A Presto
Linda & Antonio
2 risposte su “Venezia insolita Senza Glutine”
Grazie mille per questo itinerario gluten free. Abbiamo prenotato giorni fa, nei luoghi da voi annoverati, ed ora sta per iniziare il nostro weekend lungo a Venezia. Siamo sereni sulla scelta che abbiamo fatto .
Buongiorno Marianna,
ci fa piacere sapere che i contenuti del nostro blog possono essere utili per il Suo viaggio, magari quando rientra ci faccia anche sapere come è andato.
Buon viaggio e buon fine settimana
Linda e Antonio